Lottavo.it, non solo libri

L'OttavoChe cos’è Lottavo.it? Cosa c’è dietro questo nome che vuole suggerire una sorta di lotta culturale e, nello stesso tempo, il sapore antico di un formato cartaceo? Lottavo.it è qualcosa di più di una rivista online. Rappresenta un progetto che, pur nascendo dieci anni fa, ha ancora tanti progetti per il futuro. Dieci anni, nel mondo delle riviste culturali, non sono pochi. E questa lunga militanza è la base su cui stanno nascendo nuove idee. Un altro tassello di quel network culturale che si compone di tanti attori: la storica Libreria Fernandez di Viterbo, l’Editore Sette Città, le riviste Asei (Archivio Storico dell’Immigrazione Italiane e Officina della Storia.

Lottavo.it si è posto, da subito, come “contenitore” di tutte queste realtà, pubblicando anche recensioni e articoli apparsi sulle riviste appena nominate. Poi, piano piano, ha aggiunto recensioni inedite, di libri e di fumetti. Ultimamente lo spazio e la proposta si sono allargate anche alla musica e ai film. Perché la cultura è un fiume che si arricchisce di molti affluenti, nuove proposte e nuove sollecitazioni.

La cosa di cui Lottavo.it va particolarmente fiero è il fatto di non ospitare solo recensioni di novità. Anzi. Molto è lo spazio che viene dato a libri, film o dischi anche degli anni passati. Perché non tutto può essere stritolato dalla fretta, dal consumo veloce e dalla memoria corta. Ecco perché su Lottavo.it è possibile trovare articoli che danno (e ridanno) spazio e parola a opere culturali anche di tanti anni fa.

Una continua ricerca che si avvale della collaborazione dei lettori stessi. Le recensioni, infatti, sono scritte da chi i libri li legge, da chi i dischi li ascolta e da chi i film li guarda. Perché la cultura non è un recinto chiuso, appannaggio solo degli addetti ai lavori. La cultura è condivisione. Chiunque sia un forte “consumatore” di libri, dischi, film o fumetti, può contribuire con una recensione, un consiglio di lettura o ascolto.

Una rivista, dunque, che parte dal basso, dove la parola “basso” non ha un valore qualitativo ma, anzi, semmai altissimo. Che si nutre proprio della passione e della voglia di condivisione di chi vi collabora. Si cresce insieme all’interno di un progetto culturale molto ampio e che non ha nessuna intenzione di fermarsi.