Il racconto nel linguaggio della docufiction dell'avventura di don Primo Mazzolari, a cinquant'anni dalla sua morte, è la prima pietra di un percorso dentro l'inconfondibile anima del nord. Negli obiettivi, punta anche a rappresentare l'esempio di nuove proposte culturali e politiche. Perché narrare il mondo che vive tra l'argine del Po e i campi della bassa, significa attraversare un luogo di sintesi dei valori storici che creano il fondamento di una nuova (ma antica) politica. E rivela, nel medesimo tempo, paesi e persone, fatti e azioni che hanno incarnato un modo speciale di pensare, di essere, di vivere la vita.