Sullo schermo non apparirà mai il giovane francese, l'"uomo qualunque" che ci fa da guida in questo film; né conosceremo il volto di Marta, sua moglie; né vedremo mai Léon, il suo grande amico. La loro assenza ci coinvolge ancora di più nella vicenda e nel racconto agghiacciante dei quattro anni d'inferno vissuti dal narratore e dai suoi commilitoni - per amor di patria - nelle trincee dello sterminato fronte della Grande Guerra. Eccezionali filmati d'archivio colorati con tecniche digitali d'avanguardia e sonorizzati restituiscono allo spettatore di oggi in tutta la loro crudezza quelle che la voce narrante del protagonista, un reduce senza nome pieno di amor patrio e di dubbi, definisce "le immagini di quell'inferno".