Il commissario Giorgio Solmi indaga sulle morti sospette di alcuni militari avvenute nelle città di Milano, Roma e Bologna. Si tratta apparentemente di suicidi, ma dai primi accertamenti Solmi scopre che potrebbe essere una messinscena organizzata da qualche associazione mafiosa. Il giudice Mannino non approva i suoi metodi, mentre la sua amica giornalista Maria lo appoggia nelle indagini, finché il commissario entra in contatto con il capitano Mario Sperli dell'ufficio informazioni, un agente dei servizi segreti che si dimostra stranamente interessato al caso.