23 Marzo 1980. Un pullman corre sull'autostrada, all'interno ci sono dei calciatori. La radio sul pullman è accesa, sta annunciando che la Guardia di Finanza è sul punto di arrestare i giocatori del Bologna. Sulla corriera, seduti in fondo ce ne sono sei che stanno morendo di paura. Uno di loro è Carlo Petrini, centravanti di serie A, giocatore ormai sulla via del tramonto. Da questo momento, Petrini ripercorre i principali momenti di una vita intensa e fuori dal comune:, i primi contatti con il doping, l'esordio in serie A con il Milan, l'incredibile annata nella Roma '75 - '76, tra compagni di squadra che giravano armati, fino all'incontro con Massimo Cruciani, il futuro grande accusatore del calcio italiano, nel maxi scandalo delle scommesse clandestine e partite truccate del 1980. Dello scandalo di quegli anni Petrini sa e racconta tutto, dal doping al proprio coinvolgimento nelle partite truccate, alle manovre della Juventus per evitare la retrocessione, fino ai moventi politici che hanno portato ad una pesante squalifica, che di fatto ha posto fine alla sua carriera.