Nel 1971 Mirco è un bambino toscano di dieci anni innamorato del cinema. A causa di un incidente Mirco perde la vista e da quel momento la sua vita cambia completamente. La legge dell'epoca non gli permette di continuare gli studi nella scuola pubblica ed è costretto a frequentare un vecchio istituto per ciechi di Genova. Qui Mirco si sente perso. Ma un giorno trova un vecchio registratore a bobine e scopre che, tagliando e riattaccando il nastro, riesce a raccontare storie perfette fatte solo di suoni e rumori. Ma il suo hobby non è visto di buon occhio dagli insegnanti convinti che per questi bambini non esista speranza. Ma Mirco continua a coltivare segretamente la sua passione che coinvolge altri bambini nella riscoperta dei propri sogni e della propria creatività. Ispirato alla storia vera di Mirco Mencacci, uno dei migliori montatori del suono del cinema italiano.