Principe libero e' il racconto prima ancora che di un'icona artistica del secondo Novecento italiano di una vita piena d'amore che ha tracciato nuove strade all'idea di liberta', in una continua mescolanza di alto e di basso, di cui la Genova delle origini, con le aperture del suo mare, diventa metafora perfetta. Con i grandi palazzi della borghesia, e i caruggi della citta' vecchia dove sperimentare altre forme di liberta' in compagnia degli ultimi e degli esclusi. Quella liberta', poi, di colpo, violentata del tutto nei mesi del rapimento in Sardegna. Sempre consapevole della necessita' di riconoscersi negli altri esseri umani. Con curiosita' autentica. Senza retorica ne' giudizio. Solo accettando che in un vortice di polvere, oltre alla siccita', sia bello e umanamente, struggentemente miracoloso ritrovare un ballo campestre di quando eravamo ragazzi. E liberi. Come Fabrizio De Andre'.