Nato in una povera famiglia nella Napoli del 1873, Enrico Caruso comincia presto a cantare, facendo parte di un coro. Alla morte della madre, il giovane Enrico segue il suo consiglio nel continuare nella strada del canto, ma non riesce ad andare oltre le esibizioni in un Caffè locale. Abbandona i suoi sogni artistici per lavorare nel mulino del signor Barretto qui conosce la figlia, Musetta, del quale si innamora, ma è costretto poi a lasciare il lavoro a causa della contrarietà del padre. Un tenore, Alfredo Brazzi, lo convince a studiare e Caruso, dopo una tournée in Europa, accetta una scrittura per l'America. Saranno trionfi fino alla morte prematura, non ancora cinquantenne.