Berta, figlia della ricca molinara Scacerni, è promessa a Urbino, nipote dei Verginesi, agiati contadini. Quando il fratello di Berta incendia il mulino per sfuggire ai controlli della finanza, Berta è costretta ad andare a servizio dai Verginesi. Alimentate dalla propaganda socialista, vaste agitazioni di contadini scuotono il padrone, che non riuscendo, a imporre la sua volontà da lo sfratto anche ai Verginesi. I contadini rispondono con lo sciopero generale, ma durante i tumulti Berta, non essendo solidale, viene insultata. Si fa credere al fratello che sia stato Urbino ed egli l'aggredisce lo uccide. Troppo tardi riconosce il suo errore e va a costituirsi.