Prima c'era la Città dei matti, il manicomio, con tutto il suo carico di orrori: camicie di forza, celle d'isolamento, elettroshock punitivi, infermieri carcerieri. In tutto l'Occidente mai nessuno aveva messo in discussione il manicomio e gli psichiatri. Almeno fino all'inizio degli anni '60, quando a Gorizia, un giovane psichiatra ribelle, emarginato dal mondo accademico, Franco Basaglia, accese quella scintilla che provocò un incendio impensabile. A contatto con questa realtà Franco e sua moglie sono sconvolti e decidono di cambiarla, a costo di inimicarsi l'establishment politico e culturale dell'epoca.