Genova, fine Settecento. Il piccolo Niccolò viene notato per la sua maestria al violino e a quindici anni è già alla corte della principessa Elisa Bonaparte Baciocchi. Qui cresce in fretta come il suo talento ma se ne allontana presto per cercare il pubblico più vario dei teatri. Nella sua nuova vita sregolata si misura con il fratello, anch'egli violinista e affronta le accuse di Angiolina Cavanna di averla sedotta e tentato di avvelenarla. Paganini è ormai celebre violinista apprezzato in tutta Europa ma la sua instabilità emotiva si dimostra spesso in pubblico. Tra fallimenti nelle relazioni personali e crisi depressive, acuite da una sopraggiunta malattia, le sue capacità artistiche non sono più indiscutibili e il suo equilibrio è minato da nuovi incontri come quello con il compositore Rossini, che costituirà un momento di riflessione sulla musica, il talento e il trascorrere del tempo.