L'entusiasmo con cui la giovane Lina si trasferisce da Milano al sud, dove il padre ingegnere ha deciso di aprire una fabbrica, è destinato a svanire presto. Tra una madre malata di nervi, per colpa del consorte fedifrago e indifferente, e un marito meschino e violento, la donna si ritrova prigioniera di un mondo ottuso, governato dalla prepotenza maschile e dalle leggi del perbenismo. Intelligente, talentuosa, appassionata, dopo lunghi anni di dolore e sopportazione, Lina troverà il coraggio di assecondare le proprie aspirazioni, rompere le convenzioni sociali e conquistare la libertà.