Nel 1970 il Brasile è sconvolto dalla dittatura militare. Ma per il dodicenne Mauro il sogno più grande è vedere il Brasile vincere per la terza volta la coppa del mondo di calcio. I genitori di Mauro, militanti di sinistra, per ragioni politiche si trovano costretti ad affidare il figlio al nonno. Per un imprevisto, però, ad occuparsi di Mauro sarà Shlomo, un vecchio ebreo impiegato nella sinagoga locale. Mauro conoscerà nuovi amici con cui condividere la passione per il calcio, le prime esperienze sessuali e il desiderio di libertà.