Méte e Belinda, lui è un ombroso grafologo, lei un'adolescente alla ricerca di sé. Sono fratellastri, non si sono quasi mai incontrati, ma sono costretti a passare sotto lo stesso tetto la settimana che precede il matrimonio tra il padre che hanno in comune e la madre di lei. Tra i due nasce un legame ambiguo, mentre attorno a loro si muovono personaggi comprimari inquieti, in continuo movimento: i più sfiorati di tutti, Damiano, agente immobiliare e seduttore seriale, e Beatrice, pierre egocentrica e instabile; e poi Bruno, collega di Méte, appassionato grafologo e attento osservatore del mondo degli Sfiorati.