Stefano è un ragazzino difficile, turbato da traumi infantili, che esterna i suoi disagi attraverso atti di bullismo. Quando viene allontanato definitivamente dall'istituzione scolastica entra nel mondo dell'illegalità e della violenza. Crescendo, diverrà capo di una banda con la quale si trova coinvolto in rapine, sequestri e omicidi, tanto da attirare l'attenzione di un boss della mafia, Don Alfredo. A questo punto l'unica scelta possibile è affiliarsi alla "famiglia". Ma l'ennesimo colpo commissionatogli, sfocia in una strage, conducendo Stefano al carcere. Le dure gerarchie e gli ingiustificabili soprusi all'interno del penitenziario, nonché l'omicidio del suo compagno di cella , costringeranno il protagonista a una lunga riflessione su sé stesso e sulle proprie colpe. Saldato il suo debito con la giustizia, Stefano dovrà fare i conti con un passato ancora aperto, che lo attende fuori dal carcere.