Aureliano, un ventottenne anarchico e antimilitarista, precario nel lavoro e nei sentimenti, riceve l'offerta di partire per l'Iraq come aiuto regista di Stefano Rolla per preparare un film al seguito della "missione di pace" dei militari italiani. Nonostante le critiche degli amici, tra cui la sua amica del cuore Claudia, e la preoccupazione dei suoi familiari, Aureliano parte. Si ritrova così al centro di un mondo, quello militare, che non approva e su cui ha molti pregiudizi, scoprendo però in coloro che incontra una umanità e un senso di fratellanza che appartengono anche a lui. Stefano Rolla non tornerà più. Aureliano, pur gravemente ferito, è l'unico civile sopravvissuto alla strage.