Il tarantismo è un antico rituale terapeutico di cui non si conoscono bene le origini. Era ancora in uso nel Salento negli anni '70, e fu studiato per la prima volta dal famoso antropologo Ernesto De Martino. Persone, soprattutto donne, che avevano perduto il senso della vita, scosse nel proprio equilibrio psicofisico, si curavano con i suoni, i colori e la musica. Erano chiamate tarantate perché credevano di essere state morse da un velenosissimo ragno: la taranta. Ballavano per giorni fino allo sfinimento. Questa pratica sembra fondarsi sui principi della bioenergetica: lo stress del corpo opera una destrutturazione dell'equilibrio psicofisico che viene poi armonizzato da una particolare musica dal ritmo vorticoso e incalzante: la pizzica. Studiosi antropologi, psicoterapeuti, testimoni oculari, musicisti riflettono su questo fenomeno che, alle porte del nuovo millennio conserva intatto il suo fascino, frutto di antiche sapienze popolari.