In un prossimo futuro, il governo della California ha commutato la pena di morte - definitivamente abolita - con l'esilio perpetuo nell'isola di San Bruno. La colonia penale, conosciuta con il nome emblematico di "Terminal Island", non è sorvegliata dalla polizia poiché, da lì, un tentativo di fuga è impensabile, e i detenuti sono liberi di scegliere come organizzarsi, sia che decidano di orientarsi verso un modello di vita pacifico sia che preferiscano continuare a percorrere fino in fondo la strada della violenza. Nell'isola, inevitabilmente, regna la più completa anarchia e il gruppo guidato dallo psicopatico Bobby Farr spadroneggia umiliando i rivali e schiavizzando le donne. L'arrivo sull'isola della giovane Carmen segna, però, l'inizio della rivolta da parte degli oppressi. Con l'aiuto di altri reclusi, la ragazza anima la resistenza contro il clan di Farr e, dopo aver liberato le donne cadute nelle sue mani, progetta un capovolgimento dell'organizzazione sociale in senso democratico.