Il cavaliere Ariberto sposa la bruttissima Matilde, sperando di diventare ricco e possidente. Ma la dote della sposa si rivela consistere in un castello diroccato e una manciata di sudditi squattrinati. Ariberto sfoga tutta la sua ira tartassando i suoi vassalli di tasse e gabelle. Tutti si rassegnano e pagano, tranne Gandolfo che prende di mira Ariberto con le sue burle. Questi per vendicarsi riporta in vigore lo "jus primae noctis" per rivalersi sul suddito recalcitrante. Questa volta i sudditi si ribellano.