Anna è una giovane donna come tante. Ha una casa accogliente, un marito protettivo che l'ha spinta a non lavorare perché "si occupa di tutto lui", una figlia di undici anni che adora. Ma un bel giorno suo marito scappa senza lasciare spiegazioni e il mondo di Anna va in pezzi. Scopre che la sua casa accogliente è sotto sfratto esecutivo, che degli strozzini cercano il marito, che tutta la sua vita era costruita su menzogne. Le resta solo la figlia, Aurora. Per lei Anna si rimbocca le maniche, cerca un lavoro, si mette in lista per un alloggio popolare. Le viene in aiuto Francesco, l'impiegato di una Onlus che si occupa di alloggi popolari. La accompagna in un barcone sul fiume, dove si sono rifugiati con il sostegno della sua Onlus altri senzatetto come lei: una sorta di variegata comunità capeggiata da Augusto, che cerca di evitare che dalla miseria materiale si arrivi a quella morale. Su questa strano condominio galleggiante Anna scopre anche il bene prezioso della solidarietà; ma la figlia Aurora soffre sempre di più l'anomala situazione e tenta la fuga. Per ritrovarla Anna è costretta a rivolgersi alle forze dell'ordine, che devono prendere atto della situazione e fanno scattare la macchina dei servizi sociali.