Nella notte tra l'undici ed il dodici luglio del 1979 Giorgio Ambrosoli viene ucciso da un killer della mafia italoamericana, assoldato da Michele Sindona, sotto casa sua. Prima di sparare, il killer chiede quasi perdono alla sua vittima: "Scusi, avvocato". Grazie ai durissimi cinque anni di lavoro dell'avvocato milanese, ed al sostegno della Banca d'Italia, la Banca Privata Italiana è stata liquidata. I suoi debiti sono stati pagati ed i tanti piccoli risparmiatori che avevano visto sparire i loro risparmi nel crack sindoniano hanno avuto un risarcimento.