È l'estate del 1944, il paese di San Martino è nel mezzo della guerra di Resistenza. I nazisti all'approssimarsi delle truppe Alleate ordinano a tutta la popolazione di riunirsi nel duomo. Un gruppo di uomini, donne e bambini, guidato dal fattore Galvano, temendo una possibile trappola, decide di fuggire e abbandona il paese col favore della notte, per andare incontro agli americani che arrivano da sud. Poco dopo nella chiesa ha effettivamente luogo la temuta strage perpetrata dai nazisti. Mentre i fuggitivi si trovano in un campo a raccogliere il grano con un gruppo di contadini legati alla resistenza vengono attaccati da un gruppo di fascisti, tra cui il Marmugi, il figlio quindicenne del Marmugi, e il Giglioli. Dopo una scaramuccia sanguinosa i fascisti sopravvissuti mostrano la loro codardia uccidendo a sangue freddo alcuni sopravvissuti di San Martino e venendo poi a loro volta uccisi dagli altri del gruppo. Gli scampati allo scontro riparano in un cascinale dove trascorrono la notte e Galvano corona il suo sogno d'amore con la cugina Concetta. All'alba giunge la notizia dell'arrivo degli Alleati.