Torino, anni Cinquanta. Maddalena viene trovata senza vita ai piedi di una scala di un albergo: il caso viene archiviato come un incidente. Adele, scopre di essere l'erede di Maddalena, e trova una lettera scritta alla senatrice Merlin che, tra segreti e confessioni, ripercorre la vita della donna. Vent'anni prima Maddalena era finita nelle grinfie di un avvocato che aveva abusato di lei e l'aveva messa incinta. Non trovando nessun mezzo per sostentarsi finisce suo malgrado in un bordello. Per dare un futuro alla figlia fa la dolorosa scelta di darla in adozione. È un punto di non ritorno: da donna fragile che finora ha solo subito, decide di reagire e di diventare la migliore delle prostitute. Maddalena - in arte Ninfa - ha molto successo e ben presto riesce a diventare la proprietaria e maitresse del Raffaello, bordello esemplare tanto da essere proposto alla senatrice Merlin come modello, nel tentativo di convincerla a non proseguire con il suo progetto di legge di chiusura delle case di tolleranza. La perdita di una delle sue ragazze suicida fa crollare tutte le certezze di Maddalena: realizza che quella vita non è veramente vita, ma una rinuncia a tutto: amori, diritti, famiglia. Sarà Maddalena stessa ad offrire il suo aiuto alla Merlin per la chiusura dei bordelli. Una scelta densa di tragiche conseguenze che però non la libererà dal passato...