La mamma di Marcellino è morta. Durante i funerali accade che Totò, il quale e stato sorpreso a rubare e vuol far perdere le sue tracce, s'affianca al ragazzo e viene scambiato per suo zio. In seguito non riesce più a liberarsi di Marcellino e ben presto gli si affeziona. Quando interviene Alvaro, il vero zio, Totò viene messo in prigione. Alvaro però è un tipaccio, che sfrutta alcuni ragazzi e vive con Ardea: egli si decide a sposarla solo per entrare in possesso della casa che Marcellino ha ereditato dalla mamma. Marcellino intanto viene mandato a chiedere l'elemosina con altri ragazzi. Totò, uscito di prigione, va in cerca di Marcellino ed essendo venuto a sapere che il bimbo viene indegnamente sfruttato, riesce con uno stratagemma a far arrestare Alvaro. Marcellino intanto è scappato, dopo aver assistito ad una lite tra lo zio ed Ardea. Ad un certo punto, sembrandogli di aver fatto ancora troppo poco per poter conseguire l'intento, risolve di far del male a chi gli vuol bene e per mezzo di fuochi d'artificio appicca l'incendio alla misera abitazione di Totò. Questi però giunge in tempo per salvare il bambino dalle conseguenze della sua disperata follia e lo convince, con affettuose parole, della falsità dell'affermazione di Ardea.