Enea Silvio Piccolomini, detto Nenè, cieco per un incidente di lavoro, viene trovato morto nella povera casa dove viveva insieme al suo cane Orlando. Sembra morto avvelenato dal gas del fornello lasciato aperto. In realtà, come rivelerà l'autopsia, la causa reale del decesso è il sonnifero che Nenè prendeva ogni sera prima di andare a dormire. Ha sbagliato dose e il suo cuore malato non ha retto. Nenè risulta essere tra gli assistiti di una associazione caritatevole 'Amore e Fratellanza', presieduta dall'Ing. Mario Di Stefano, a cui appartiene il cane Orlando. Montalbano si affeziona al cane portandolo con sé a casa. Montalbano, che non crede alla tesi dell'incidente, riesce a convincere Livia a seguirlo a Levanza, spacciando una missione di lavoro con una rilassante vacanza.