Castel Volturno, circa trenta chilometri da Napoli. È il 18 settembre 2008. Un commando di camorristi irrompe in una sartoria di immigrati africani. Sparano all'impazzata un centinaio di proiettili, ammazzando sei ragazzi di colore e ferendone un altro gravemente. Yussouf, un giovane immigrato ha deciso la stessa sera di chiudere i conti con suo zio Moses. L'uomo che lo ha convinto a venire in Italia promettendogli un futuro da onesto artigiano e trasformandolo invece nel cinico gestore di un giro milionario di cocaina. Invischiati nella loro storia, un altro ragazzo africano, Germain, finito per caso nel luogo della strage; la sua ragazza Asetù, che quella sera canta in pubblico una canzone di Miriam Makeba; Suad, una prostituta che Yussouf sogna di riscattare dai suoi padroni.