Lino e Chicca vivono una vita coniugale serena, priva di gravi turbolenze, entrambi soddisfatti della professione che svolgono. L'unica angustia che ha accompagnato i venticinque anni del loro matrimonio è la mancanza di figli. Mancanza che anziché rischiare di compromettere la loro unione l'ha misteriosamente rinsaldata. Lino, da qualche tempo, accusa problemi di memoria. Dapprima sia lui che Chicca decidono di riderne ma il disturbo va ad imporsi con sempre più esplicita evidenza fino a quando, alla luce di attenti, approfonditi esami, un neurologo diagnostica una patologia degenerativa delle cellule cerebrali. L'uomo via via si allontana dal presente, la sua mente trascinata in infiniti altrovi, mentre sua moglie rifiutando qualsiasi ipotesi di abbandono, qualsiasi ausilio che la escluda, decide di stargli accanto "regredendo" con lui fino alla sua più remota infanzia.