Nel giugno 1940, le truppe naziste si stanno avvicinando a Parigi. Odile, maestra di scuola rimasta vedova con due bambini, è travolta dal panico: con i figli fugge dalla città, ormai destinata a soccombere. Il loro esodo per la salvezza dura appena cinquanta chilometri, quando un attacco aereo tedesco si abbatte sui tanti profughi in fuga, sterminandoli. Dal nulla, compare un giovane ragazzo, che conduce la donna e i suoi due figli al sicuro: ha diciassette anni e il suo nome è Yvan. Con lui, la donna cerca di ricostruire una stabile quotidianità, occupando una casa disabitata nella foresta, fino al giorno in cui due gendarmi non si presentano alla porta, per arrestare Yvan. Tratto dal romanzo Le Garçon aux yeux gris di Gilles Perrault, il film illustra il tentativo di una donna di fuggire l'alienazione della guerra, barricandosi dietro le sicurezze di un'improbabile quotidianità.