Un nome non può essere di nessun aiuto se si è poveri e soprattutto soli. È così che un ragazzino di undici anni legge la sua giovane esistenza, vita il cui unico scopo è quello dell'esistere agli occhi degli altri. Ripudiato dalla madre e rifugiatosi in uno squallido battello abbandonato, osserva il mondo dal suo oblò, preoccupandosi solo di procurarsi del cibo e un po' d'affetto. A soccorrere le sue paure una ragazzina che abita nella villa di fronte: ricca, con una famiglia apparentemente felice ma alla ricerca continua di qualcuno che si preoccupi di lei. Nei brevi e fugaci incontri i due si scambiano cortesie, sguardi, qualcosa da mangiare, sorrisi che riompano i vuoti di un cammino altalenante e difficile.