Donato, il capo ultrà del Milan, dopo aver trascorso vent'anni di esilio in Spagna, torna a Milano. Rientrando in Italia, scopre di avere un figlio con Ginevra, la sua fidanzata di allora. Il ragazzo ha vent'anni e vive con la madre e il suo nuovo compagno, che lui crede essere suo padre. Donato, sconvolto dal richiamo del sangue, decide comunque di conoscerlo. Ma scopre, con tremendo dolore, che suo figlio è un capo ultrà dell'Inter. Per un milanista come lui la notizia è una pugnalata al cuore ma pur di stare accanto al figlio, Donato mette da parte il suo orgoglio e si finge anche lui interista con comiche conseguenze.