Etiopia, 1990. Anberber è tornato al suo villaggio senza una gamba e con la testa affollata dai fantasmi. Lasciata l'Etiopia imperiale di Selassie e rientrato in quella socialista di Menghistu, Anberber ha studiato medicina nella Germania degli anni settanta. Il suo sogno è quello di ritrovare l'abbraccio materno e di prendersi cura del suo popolo. Rimpatriato e presa coscienza del disordine politico e sociale in cui versa il suo paese, scampa a un linciaggio e cerca conforto nel villaggio natio. Dentro il capanno e davanti al fuoco scoprirà la propria impotenza di fronte alla dissoluzione dei valori umani.