Simone Segre e' uno stimato chirurgo di origine ebraica, figlio di un superstite dell'Olocausto, che conduce una vita tranquilla nel Borgo Teresiano di Trieste. Un giorno si trova a soccorrere per strada un uomo, vittima di un incidente stradale, ma, una volta scoperta sul petto di quest'ultimo tatuata una svastica, decide di non prestargli soccorso. L'uomo muore senza che nessun altro assista all'accaduto. Roso dai sensi di colpa, Simone finisce per rintracciare la famiglia dell'uomo, composta dalla figlia maggiore Marica, il piccolo Paolo e l'adolescente Marcello, un fervente neonazista.