Maxwell Perkins, l'editore passato alla storia per aver scoperto scrittori come Ernest Hemingway e F. S. Fitzgerald, un giorno si imbatte in Tom Wolfe, un prodigioso talento, praticamente un genio. Come tutti i geni, Wolfe era talmente consumato dalla sua arte da arrivare ad isolarsi completamente dal mondo e a sviluppare una malattia che lo porterà alla morte a soli 38 anni.