Martijn, un giovane pianista olandese giunto in Marocco per collaborare con un'organizzazione umanitaria, viene rapito da un gruppo di terroristi. Ahmat, il suo rapitore, lo costringe ad un gioco perverso: una partita a scacchi con una posta in gioco altissima. Vincere è l'unico modo per comprendere i motivi del suo rapimento. Perdere significa l'amputazione delle dita della mano, una per volta.