Tra i giovani che frequentano i corsi di matematica e fisica dell'Università di Parigi si distingue per intelligenza e assiduità una studentessa polacca. Essa ottiene di poter lavorare per qualche mese nel laboratorio del prof. Pietro Curie, dove ha notizia delle ricerche sulle emanazioni luminose dei corpi. Avendo sposato il Curie, si dedica insieme al marito, al proseguimento di tali ricerche e intuisce l'esistenza di un nuovo elemento, molto attivo, che chiama radio. Dopo anni di pazienti e faticosi esperimenti riesce finalmente ad ottenere un piccolo cristallo di radio puro.