In un piccolo paese della Russia del XIX secolo il dodicenne Maxsim Gor'kij, che diventerà uno dei più noti romanzieri russi, racconta la sua infanzia, vissuta tra povertà e disgregazione familiare. Abbandonato dalla madre e costretto a vivere con una nonna saggia e un nonno prepotente, il ragazzo imparerà molte cose e inizierà il suo percorso umano e artistico con esperienze traumatiche, fino alla piena coscienza di sé.