Samuel è un ragazzo nato e cresciuto in condizioni difficili e violente, ha trascorso già diversi anni entrando e uscendo dal carcere per furti ed altri piccoli reati. Il magistrato di sorveglianza, finito l'ennesimo periodo di reclusione, lo inserisce in un programma di riabilitazione presso un'azienda agricola di un paese di provincia. Il suo supervisore è l'assistente sociale Vincenzo, il quale, dopo la morte della moglie, fatica a ristabilire un certo equilibrio nella sua esistenza: si divide tra il lavoro, una figlia adolescente e l'incarico di allenatore della squadra locale di rugby gestita da Teresa. Samuel si adatta difficilmente alle regole dell'azienda agricola e ai nuovi ritmi ed obblighi che queste comportano, non riesce a crearsi una vita sociale ed il rapporto con Vincenzo si rivela da subito problematico. Ex campione di rugby, Vincenzo intuisce le potenzialità sportive del ragazzo e lo convince a provare a cimentarsi in mischie, calci piazzati e mete. I primi allenamenti sono un fallimento, ma giorno dopo giorno Samuel inizia a capire che lo sport può dargli una possibilità di rinascita e una nuova vita, sebbene ci siano ancora tanti ostacoli, interiori e non, da superare.