A Ninive, un deportato della tribù di Neftali, pio, osservante, caritatevole, è divenuto cieco. A Ecbatana, il suo parente Raguele ha una figlia, Sara, che si è vista morire successivamente sette mariti, uccisi la sera stessa delle nozze dal demone Asmodeo. Affranti dal dolore, Tobi e Sara si rivolgono a Dio invocando la morte. Da queste due situazioni infelici e da queste due preghiere, Dio farà nascere una grande gioia: manda il suo Arcangelo Raffaele che guida Tobia, figlio di Tobi, presso Raguele, gli fa sposare Sara e gli procura il rimedio che guarirà il padre cieco.