Manrico e' un trentenne distrofico, che muove debolmente solo la testa e i pollici. Orfano di padre e madre, vive da solo con la nonna ormai incapace di provvedere alle sue esigenze, in totale dipendenza da operatori sociali e volontariato. Manrico e' un ex giocatore della nazionale di hockey su sedia a rotelle, un ex Robocop, uno stonatissimo cantante, un assiduo frequentatore di social network. Manrico e' sarcastico, incisivo, provocatorio, sessuato, arrabbiato, ironico, sorridente, ridanciano. Manrico non e' solo questo. Sette giornate normali per Manrico e il suo operatore, Stefano, trascorse nel cuore di Roma, d'estate, in sella ad una carrozzina a motore, a fare slalom tra le macchine, arrampicandosi per i marciapiedi ostruiti, facendo tappa nei bar di Borgo Pio, nei ristoranti cinesi, a piazza San Pietro, fra i suonatori di strada di Campo De' Fiori, arginando in casa quel torrente in piena che e' la nonna, andando a vedere una partita della sua squadra di hockey per la prima volta da spettatore, in mezzo a tanti altri Manrico. Ma Manrico non e' solo questo. Che cos'e' un Manrico?