La storia romanzata del pastore nomade Renato Zucchelli, realmente l'ultimo "superstite" di quest'antico mestiere, che esercita ancora per passione (e per scelta personale) spostandosi nel tessuto urbano milanese - tra Lambrate, le tangenziali, le superstrade e Milano 2. Un omaggio ad un mondo forse andato per sempre perduto, e a chi ancora cerca di praticarne i riti (come il 'gai', una lingua pre-medievale di origine camuna e utilizzata dai pastori).