A Gerusalemme la folla acclama Gesù "Re dei Giudei". Tra gli apostoli c'è Giuda, uno zelota che ha abbandonato la sua ricca famiglia per seguire Gesù, fiducioso che possa liberare Israele. Un giorno Giuda apprende che il fratello di Sarah, la ragazza di cui è innamorato, è stato catturato e che occorrono trenta denari per liberarlo. Giuda li consegna senza sapere che quei soldi serviranno per attentare alla vita di Ponzio Pilato. Ben presto i Romani scoprono che i denari provengono da un uomo appartenente al gruppo di Gesù prendono degli ostaggi e minacciano di ucciderli se non verrà consegnato il nazareno. Giuda cerca di persuadere il Maestro e i suoi compagni ad agire in maniera decisa. Potrebbe essere il momento opportuno per la rivolta del popolo contro i romani. Ma il Maestro assicura Giuda che gli ostaggi saranno liberati presto e lo esorta ad avere fiducia in lui. Giuda è in preda al panico: si sente in colpa per gli ostaggi e prova rabbia nei confronti del Maestro e dei suoi compagni che non si decidono ad agire. Decide allora di rivelare dove si nasconde Gesù con la speranza che la sua cattura faccia insorgere il popolo. Nulla, però, va secondo i suoi piani. Così, quando Giuda vede Gesù morente sulla Croce, si rende conto della gravità dei suoi errori. Schiacciato dal senso di colpa, si toglie la vita impiccandosi ad un albero. Vano sarà il tentativo di salvarlo.