Umanista, giurista, cancelliere del regno, Thomas Moore si rifiuta, fermo nelle sue convinzioni religiose, di avallare il divorzio di Enrico VIII da Caterina d'Aragona e lo scisma anglicano. Viene condannato a morte e decapitato il 7 luglio 1535. Il film ha avuto un rifacimento nel 1988.