Sebbene abbia già diciassette anni Justin, nei momenti di nervosismo, continua a succhiarsi il pollice. La sua brutta abitudine sta mettendo seriamente in crisi la sua vita familiare, scolastica e sentimentale. Per calmare l'ansia e perdere questa cattiva abitudine Justin decide di ricorrere all'ipnosi. Apparentemente la terapia raggiunge il suo scopo e il ragazzo rinuncia al pollice ma lo sostituisce con il vizio dell'alcol, del sesso e della droga. Forse era meglio succhiarsi il pollice.