Italia, primi anni Ottanta. Sergio, metallurgico di estrema sinistra, pur contrario alla lotta armata, aderisce a un gruppo autonomo, seguendo il suo più grande amico. A causa delle sue azioni, fatte di comizi antipolitici, comunicati radiofonici ed espropri proletari, il ragazzo finisce dietro le sbarre. Qui, incontra altri terroristi e viene attratto dal fascino dei discorsi del 'Professore', un carcerato chiuso nel suo mondo di letteratura e musica classica. Quando scoppia una sanguinosa rivolta, repressa dalle guardie carcerarie, Sergio abbandona i suoi propositi pacifisti e si unisce alla lotta armata.