La figura del pugile Cassius Clay si impose nelle coscienze americane nei primi anni Sessanta, poco prima della nascita del movimento per i diritti civili. La sua trasformazione spirituale divenne quasi una leggenda ma contemporaneamente lo portò a un'aspra battaglia legale con il governo degli Stati Uniti per aver rifiutato di partire per la guerra del Vietnam, facendo emergere i tratti religiosi e politici di una delle figure più riconoscibili nella storia dello sport.