La vita di Sabina Spielrein, una giovane ebrea russa affetta da isterismo, che fu la prima paziente dello psicanalista Carl Gustav Jung. Guarita sperimentando i metodi del maestro Freud, Sabina diventa l'amante di Jung. Ma la relazione inaccettabile non viene mai riconosciuta. Sabina, votata al suo amore impossibile, diventa a sua volta psichiatra e, tornata in Russia, apre l'Asilo Bianco, un asilo infantile che utilizza metodi all'avanguardia. La dura repressione staliniana, che nel 1936 bandisce la psicanalisi, e la persecuzione nazista metteranno tragicamente fine alla sua vita.