Sei anni di vita del musicista polacco Wladislaw Szpilman, dal settemnre del 1939 al crollo del III Reich. Essendo di religione ebraica, l'uomo è costretto a fuggire la deportazione insieme alla sua famiglia, nascondendosi nel ghetto di Varsavia. Rintanato in vari nascondigli, soffre la fame, la paura e sperimenta tutte le sofferenze e le umiliazioni della guerra riuscendo a sopravvivere grazie alla solidarietà di tante persone e di un ufficiale tedesco che, avendolo sentito suonare, decide di aiutarlo.