Unanimemente considerato tra i direttori d'orchestra più carismatici del XX secolo, Rudolf Barshai fondò alla fine degli anni Cinquanta l'Orchestra da Camera di Mosca. Il documentario presenta un monologo dai toni molto intimistici di Rudolf Barshai, registrato appena un mese prima della sua morte. Giunto all'apice della sua carriera, nel 1977 Barshai si rifugiò in Occidente, dove diresse molte opere che erano state messe al bando dalla censura sovietica. Barshai godette anche fama di essere un grande orchestratore, al punto che Dmitri Shostakovich, suo mentore e amico, gli affidò l'incarico di realizzare una trascrizione dei suoi quartetti per archi, trasformandoli in sinfonie da camera. Sotto questo aspetto Barshai considerò tra i più grandi successi della sua carriera il completamento dell'Arte della fuga di Bach e della Decima Sinfonia di Mahler.