di Publio Virgilio Marone Questa nuova traduzione dell'Eneide, corredata da un ricco apparato di note, si configura come particolarmente tecnica e come intimamente poetica: due connotazioni complementari del lavoro di un...
di Publio Virgilio Marone Nel suo testamento Virgilio disponeva che l'"Eneide" fosse bruciata. A salvarla fu chi gliela aveva commissionata: l'imperatore Augusto. Ma nei suoi versi il poeta non celebra le gesta di Augusto e...
di Publio Virgilio Marone «Quale destino t'insegue, o figlio della dea, fra tanto / pericoli? Quale mai forza ti spinge su rive selvagge?»Virgilio scrisse il suo capolavoro, l'Eneide, tra il 29 e il 19 a.C. per rendere...
di Publio Virgilio Marone Didone fra epos e tragedia, fra regalità e furor: la protagonista del quarto libro dell'Eneide conserva ben poche tracce dell'eroina che, secondo una leggenda preesistente in parte ricostruibile...
di Publio Virgilio Marone Il viaggio di Enea sui lidi italici per fondare una nuova Troia. E, al di là del racconto mitico, la società romana impegnata a ricostruire una sua identità dopo le lacerazioni delle guerre civili...
di Publio Virgilio Marone Scritta nei primi anni del regno di Augusto, l'Eneide doveva essere, nelle aspettative dell'imperatore, non solo il racconto dell'avventuroso arrivo nel Lazio di Enea e la glorificazione della...
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