Le donne ferite di Puccini. Incantevoli, impetuose, immortali
Manon Lescaut, La Bohème, Suor Angelica, La fanciulla del West, La Rondine, Madama Butterfly, Turandot, Tosca: i titoli delle otto opere maggiori di Puccini concentrano l’attesa, l’esperienza e la memoria dell’amante della musica sulla donna. Il femminile è il “genio” protagonista dell’intera produzione del compositore celebrato a fine 2024 nel suo centenario: non c’è nessuno, in tutto il pianeta, che non conosca almeno un’aria di Puccini, e certamente essa è dedicata al cuore, all’anima, alla mente di una donna. Ma chi sono le donne di Puccini, che tanto hanno plasmato l’immaginario universale a proposito del mondo femminile e ancora incidono su di esso? L’autrice racconta ciascuno dei capolavori del maestro coinvolgendo il lettore nello stesso amore che egli ha provato ed espresso per ciascuna delle sue eroine. E le scoperte sono molte: abbiamo ereditato da queste donne (e dalle indimenticabili esecutrici che hanno dato loro voce e corpo) un’idea della donna tutt’altro che idealizzata e stilizzata. Nelle donne di Puccini c’è l’eroina disposta a tutto per amore, ma anche la testimone di un’epoca che cambia e che non ha ancora smesso di cambiare.